Categorie
Uncategorized

IL MITO DEI SECOLI BUI

Monsignor Eugenio Raffaele Faggiano, Vescovo della Diocesi di Cariati, ha vissuto con ansia le false testimonianze contro i cattolici e i peccati di antisemitismo.

«Per secoli, la persecuzione degli ebrei venne giustificata in nome di Dio. Per i ghetti medievali e i sanguinosi programmi della storia, l’ispirazione fu fornita dalla dottrina secondo cui gli ebrei avevano assassinato Cristo e dunque provocato la collera eterna e la punizione di Dio». È quanto si legge nel primo paragrafo di un libro pubblicato molti anni fa, come ci fa sapere Rodney Stark, spiegando come è arrivato a scriverlo. Incaricato dal direttore del Survey Research Center di occuparsi dello studio del progetto di ricerca dedicato, appunto, all’antisemitismo, finanziato dall’Anti-Defection League di B’mai B’rith. Proprio nell’ambito di questa ricerca fu assegnato alla parte dedicata agli effetti degli insegnamenti cristiani sulle opinioni e i sentimenti negativi nei confronti degli ebrei. Su questo argomento Rodney Stark analizza in un libro importanti indagini dell’opinione pubblica, il famoso testo Christian Beliefs and Anti-Semitism.

I dati rivelano l’esistenza di un legame significativo tra fede e pregiudizio: i Cristiani americani che accusavano «gli ebrei di aver crocifisso Cristo, erano anche più inclini ad accettare gli stereotipi antisemiti secondo cui gli ebrei sono avisdi, avari, selettivi, immorali e non patriottici. Di conseguenza, prima di aver completato una bozza del libro, gli fu chiesto di preparare un breve riassunto di quanto aveva scoperto; riassunto che sarebbe stato consegnato ai Vescovi che in seguito presero parte al Concilio Vaticano II, l’importante Concilio ecumenico indetto da Papa Giovanni XXIII nel 1962. Il Vescovo di Cariati, Monsignor Faggiano, si era documentato con molto interesse e sapeva come si generò l’invenzione dell’antisemitismo: una creazione di accuse basate su passi del Nuovo Testamento in cui si attaccano gli ebrei per aver respinto Cristo e perseguitato i cristiani, anche se tutti gli studiosi sostenitori della teoria secondo cui i Cristiani hanno inventato l’antisemitismo sanno che la profonda ostilità nei confronti degli ebrei esisteva già molto tempo prima della nascita di Cristo. Forse a causa della loro ostilità nei confronti della Chiesa delle origini, essi declassarono a semplice «antipatia» quello che talvolta gli antichi portavano verso gli ebrei. Insomma, si è scritto, non si sarebbe trattato di qualcosa di duraturo e di fondamentale, come quello che potrebbe essere definito «antisemitismo», ma di momentaneo, derivante interamente da conflitti politici, come la Rivolta Maccabea.

Il Vescovo Monsignor Faggiano sapeva che molti illustri intellettuali romani avevano abbracciato in segreto la religione cristiana. Fu il grande filosofo e statista romano, Lucio Anneo Seneca (4 a.C. 65 d.C.) a definire gli ebrei una razza maledetta e a condannare la loro influenza. Fu Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C.), considerato il più grande oratore romano a lamentare che i riti e le pratiche ebraiche erano in «contrasto con la gloria del nostro impero e la dignità del nostro nome». Fu l’illustre storico romano Cornelio Tacito (56-177 d.C.) a scagliarsi contro gli ebrei perché «disprezzavano gli dei» e a definire le loro pratiche religiose «sinistre e disgustose». E non solo, secondo Tacito, gli ebrei si erano «emarginati da soli con la loro stessa malvagità» e cercavano di «aumentare la ricchezza» con la loro «testarda lealtà» reciproca. E sottolineava: «Ma nei confronti di tutti gli altri covano un odio fazioso». Il Vescovo di Cariati viveva con ansia quanto di peso si leggeva. La Chiesa Cattolica non aveva mai insegnato che gli ebrei fossero esclusi dall’amore di Dio. Né mai aveva costituito una considerevole barriera contro – come si scrisse – gli ebrei e che giuste fossero le loro azioni violente con motivazioni religiose. Su questi temi Monsignor Faggiano confidò ai giovani dell’Azione Cattolica di Cariati la sua consapevolezza derivava per averli approfonditi – disse – su diversi aspetti della storia antica e medievale, la sua analisi comprendeva tutte le esplosioni di violenza antisemita, sia in Europa che nell’Islam, avvenute nel periodo compreso tra il VI secolo e il XVII e che questo lavoro lo costrinse a considerare l’intero legame tra cristianesimo e antisemitismo.

Il Monsignor Faggiano teneva presente che nel corso dei secoli, si sono succeduti moltissimi ecclesiastici cattolici: alcuni santi, alcuni opportunisti, alcuni pii, alcuni corrotti, molti ignoranti, qualcuno ateo e occasionalmente persino pazzo furioso. Non sorprende – confidava il Vescovo di Cariati – che, tra di loro, alcuni credessero davvero che Dio odiava tutti gli ebrei e che qualcuno sia stato direttamente coinvolto in esplosioni di violenza antisemita.

Tuttavia, come vedremo dalla storia che conosciamo, queste opinioni e queste azioni non avevano nulla a che fare con la posizione ufficiale della Chiesa, e non rispecchiavano il normale atteggiamento del Clero Cattolico nei confronti degli ebrei. Al contrario spesso il clero difendeva gli ebrei locali dalle aggressioni, talvolta rischiando la propria vita.